Perù 2001
Bellissimo viaggio di 3 settimane attraverso un paesaggio meraviglioso, con Bea e il Bongo. Agosto 2001
Nico, Bongo e Bea
03 Agosto
Il nostro viaggio comincia la mattina del
3 agosto, alle 5:00. Con solo 15 minuti di ritardo, Luca (il
mio socio in affari) si presenta a casa mia alle 5:45 e dopo
essere passati dal Bea e dal Bongo, che ha lo zaino a mano più
grosso dei miei 2 messi insieme, ci accompagna a Bologna dove
ci imbarcheremo sul volo per Lima con scalo a Londra e Miami.
Causa un ritardo di 6 ore giungiamo a Lima alle 3:30.
In areoporto accettiamo il servizio gratuito dell'ufficio
turistico che ci prenota un hotel. Il taxi è compreso nel
prezzo dell'hotel.
04 Agosto
Ci svegliamo verso le 9:00 e andiamo
subito da Ormeno a prenotare la corriera per Pisco.
Ci rimane il tempo per fare un piccolo giro nel centro di Lima consapevoli che dedicheremo più spazio alla visita della città quando vi torneremo per ripartire. Ne approfittiamo per passeggiare e rilassarci e al tempo stesso per ambientarci col clima peruviano.
05 Agosto 6:00
Ci rechiamo in taxi (8 Sol) da
Ormeno in Carlos Zavala dove alle 7:30 parte il bus per Pisco
(10 Sol).
05 Agosto
Verso le 11:30 siamo a Pisco.In stazione
dei bus siamo assaliti dai procacciatori d'affari delle
agenzie turistiche che ci propongono hotel e gite
turistiche.Optiamo per il più simpatico e oltre all'hotel
prenotiamo anche il tour in barca del mattino seguente.
Pisco da il nome al brandy di uve bianche prodotto in questa regione ed è la prima città a sud di Lima frequentata da turisti. E' un'ottimo punto di partenza per le visite alle Islas Ballestas e alla Penisula de Paracas.
Questo antico sito costiero inca, che si trova a circa 40 Km da Pisco, è uno dei più interessanti della costa meridionale.
Il sistema più semplice per giungere a questo sito è quello di noleggiare un taxi (35 $ contrattati a lungo), oppure partecipare ad un'escursione organizzata da un operatore turistico locale.
In un paio d'ore si visita comodamente tutto il sito, anche perchè i turisti sono pochissimi e si apprezza forse di più la calma e la tranquillità del luogo che non le rovine in sè.
06 Agosto
L'unico modo per vedere le colonie di
uccelli e di leoni marini è partecipare ad un'escursione
organizzata in barca. E infatti ci svegliamo prestissimo
perchè alle 7:15 passa a prenderci il pulmino che ci
accompagna a Paracas, punto di partenza per la visita alle
Islas Ballestas e poi alla Penisula de Paracas. 60 Sol per il
tour completo ( i prezzi saranno sempre riferiti alla singola
unità )
Il tour in motoscafo dura circa un'ora e mezza e lungo il tragitto si vede la cosiddetta Candelabra, figura gigantesca incisa sulle colline della costa. Rimane sconosciuto sia il significato che l'autore di tale opera.
Si viaggia su dei motoscafi senza cabina coperta quindi vi consiglio di indossare una giacca impermeabile perchè gli schizzi d'acqua sono tanti ed abbondanti. E' ovviamente sconsigliato a chi soffre di mal di mare.
Si vedono tanti leoni marini sulle rocce e molti verrano a nuotare intorno alla barca.
Si trascorre circa un'ora intorno ai vari isolotti dove sono appollaiati leoni marini e foche e non mancherà di certo l'occasione per fare delle belle fotografie.
Vi consiglio anche di mettervi un cappello, che potrete anche trovare a basso costo dai venditori ambulanti sulla costa, perchè la presenza degli uccelli è notevole e non manca di certo il rischio di ricevere sgraditi doni sulla testa.
06 Agosto 10:45
Terminato il tour in motoscafo
proseguiamo in pulmino la visita della Penisula de Paracas (5
Sol per l'ingresso) addentrandoci nella Reserva Nacional dove
vedremo anche una colonia di feniccoteri.
Siamo passati a Lagunillas, un piccolo villaggio di pescatori,
con 2 ristoranti, uno fianco all'altro, che si contendono la
clientela a suon di sorrisi e cortesie. Prima di rientrare a
Pisco abbiamo raggiunto la scogliera da dove si può ammirare
la bellezza dell'Oceano Pacifico.
L'escursione è stata
molto bella e divertente con un rapporto qualità prezzo molto
valido.
Il Bea...
Alle 14,30 siamo partiti per rientrare a Pisco, dove alle 16:30 ci aspetta il Bus Royal Class di Ormeno (50 Sol) per Nazca dove arriviamo esattamente 3 ore dopo.
07 Agosto 7:03
Verso le 8:00 comincia il nostro
tour, prenotato la sera precedente, che comprende la visita
agli artigiani che fabbricano ceramiche e vasi di terracotta,
ai cercatori d'oro e per finire il volo sulle linee di Nazca.
Il durissimo lavoro di questi cercatori d'oro comincia in montagna, dove vengono riempiti sacchi e sacchi di terreno da trasportare all'interno della propria azienda.
Si tratta poi di scaricare il terreno in una enorme vasca e con calma e pazienza setacciarlo, con vari procedimenti chimici e meccanici, alla ricerca della polvere d'oro.
07 Agosto
In questo cimitero, a circa 30 Km, da
Nazca è possibile vedere ossa, teschi, mummie e frammenti di
ceramiche e di stoffa risalenti ad un periodo compreso tra il
1000 e il 1300 d.C.
Anche questo piccolo tour organizzato, al costo di 7 $, comprendente tutti gli spostamenti ed escluso l'ingresso a Chauchilla (4 Sol) e il volo sulle linee, si è rilevato molto bello ed interessante.
...i mitici mezzi di trasporto peruviani.
07 Agosto
Nel primo pomeriggio giunge finalmente il
momente di volare sopra alle linee (35 $ più 5 Sol di tasse
aeroportuali). Siamo a circa 20 Km da Nazca.
Cosa siano precisamente le Linee di Nazca non lo sa nessuno, sono enormi disegni geometrici tracciati nel deserto e visibili solo dall'alto.
Per dare un'idea della grandezza dei disegni, questa scimmia è alta circa 90 metri, mentre il condor che si vede nelle immagini successive ha un'apertura alare di 130 metri circa.
Sono stati realizzati rimuovendo le pietre bruciate dal sole dalla superficie del deserto e ammuchiandole ai lati delle lineee, lasciando così esposto il terreno sottostante, che essendo di colore più chiaro, perchè contenente gesso, ha reso possibile la visione di queste opere.
Ma chi le ha fatte e perchè rimane a tutt'oggi un mistero. Ma soprattutto, chiunque le abbia realizzate come faceva a sapere cosa stava facendo se le Linee si possono vedere solo dall'alto ? Al riguardo ci sono tante teorie contrastanti tra loro che non spetta sicuramente a me risolvere.
Sicuramente il modo migliore per ammirare questo mistero archeologico è sorvolare le Linee in aereo. E' possibile prenotare il volo anche a Lima ma il mio consiglio è quello di farlo a Nazca il giorno stesso o al massimo il giorno prima anche perchè si spende sicuramente di meno.
Se non si vuole prendere l'aereo si possono vedere alcune figure (la lucertola, l'albero e le mani) dalla torre di osservazione mirador, situata su un lato della Carrettera Panamericana a circa 20 Km a nord di Nazca.
I voli vengono effettuati da velivoli leggeri e si parte al mattino. Si sale in base all'ordine di arrivo in areoporto. Noi abbiamo aspettato circa un'ora prima di volare.Una volta in cielo il velivolo s'inclina ora a destra, ora a sinistra in modo da consentire la visione a tutti i passeggeri.Lo sconsiglio fortemente a chiunque abbia anche un solo piccolo problema di mal d'aria.
Alle 22:00 parte il Bus Royal Class ( Ormeno) per Arequipa (110 Sol) dove giungeremo alle 6:00 del giorno successivo. Il pulmann oltre ad essere dotato di toilette si è rivelato comodissimo, con seggiolini reclinabili e imbottiti a dovere.Il viaggio è stato ottimo perchè ci ha permesso di dormire bene nonostante fossimo in corriera.
08 Agosto 6:00
Arriviamo come previsto ad Arequipa
intorno alle 6:00 del mattino, e dopo una doccia visitiamo con
la dovuta calma la città. Arequipa si trova a un'altitudine di
2325 m nel deserto montuoso della Ande occidentali. Prima di
arrivare a Puno è importante cominciare ad acclimatarsi alle
elevate altitudini trascorrendo almeno un paio di giorni sopra
i 2000 m.
Ovviamente come prima tappa ci rechiamo in Plaza de Armas, centro della città. Purtroppo non possiamo visitare La Cattedrale, chiusa per restauro, causa il terremoto avvenuto nell'ottobre del 2000.
La Compania, è situata all'angolo sud-orientale della Plaza de Armas ed è una delle più antiche di Arequipa. E' una chiesa gesuita costruita così solidamente da aver resistito a tutti i terremoti che hanno invece distrutto La Cattedrale ed altri edifici. L'ingresso è gratuito. L'orario di apertura va dalle 10:00 a alle 12:00 e dalle17:00 alle alle 19:00.
La Chiesa di San Francisco fu costruita nel XVI secolo e benchè danneggiata dai terremoti è ancora in piedi. E' ancora possibile vedere un'enorme crepa all'interno della cupola. L'ingresso costa circa 1 $ mentre gli orari di apertura sono dalle 7:00 alle 10:00 e dalle 17:00 alle 19:00.
Arequipa è sicuramente una bella città, con numerosi edifici risalenti all'era coloniale, molti dei quali, costruiti con una roccia vulcanica bianca chiamata sillar, e a questo Arequipa deve il suo soprannome di "città bianca".
Il monte più famoso è il vulcano El Misti (5822 m), che con la sua bella vetta conica ricoperta di neve si erge maestosa dietro La Cattedrale ed è ben visibile dalla Plaza de Armas.
Sempre guardando dalla piazza, alla sinistra di El Misti c'è
un'altro vulcano, il Chachani (6075 m).
Purtroppo, causa
il terremoto, molti edifici come il Monastero de Santa
Catalina o il Monastero La Coreta non abbiamo potuto visitarli
a dovere. Pazienza.
Alle 18:00 partiamo in bus per Puno (30 Sol). Fa molto freddo, e gli spifferi di aria ghiacciata non mancano di certo. Fortunatamente mi sono seduto di fianco ad un peruviano ben cosciente di ciò che stava affrontando ed era munito di una coperta spessa ed abbondante. Molto gentilmente mi ha offerto di potermi coprire le gambe con parte di essa e non me lo sono lasciato ripetere due volte.
10 Agosto 6:00
Arriviamo relativamente stanchi e
dopo esserci sistemati in hotel prenotiamo la visita guidata a
Sillustani delle 14:30 (15 Sol) e la visista alle Islas
Flotantes e all' Isla Taquile del giorno seguente (30 Sol).
Puno si trova a 3830 m di altitudine e rappresenta quasi sicuramente il punto di sosta più alto della nostra vacanza. A questa altitudine, le condizioni atmosferiche possono essere estreme; la notte fa molto freddo, soprattutto da giugno ad agosto, la temperatura può scendere anche sotto lo zero.
Nonostante avessimo trascorso un paio di notti ad oltre 2000 m di altitudine la prima notte a Puno, a circa 4000 m, non è stata sicuramente riposante. Abbiamo dormito poco e un leggero cerchio alla testa ci ha accompagnato per tutto il primo giorno di permanenza. A parte questo ci siamo acclimatati molto bene, infatti dal giorno successivo il nostro arrivo abbiamo trascorso dei giorni bellissimi.
La Catedral, in Plaza de Armas, fu ultimata nel 1757. L'interno è spoglio e presenta poco o nulla di interessante. Nel 1964 è stata visitata dal papa Paolo VI e da allora sulla destra dell'altare principale è presente la bandiera del vaticano. E' aperta tutti i giorni dalle 8:00 alle 12:00 e dalle 15:00 alle 17:00.
In cima a una piccola collina, che si raggiunge a piedi in circa 10 minuti, in direzione sud-ovest si trova il Parco Huajsapata. Sulla cima si trova la grande statua bianca del primo Inca, Manco Capac, con lo sguardo rivolto verso il Lago Titicaca, il leggendario luogo della sua nascita. Il panorama che si gode da questa altura è fantastico e vale la pena farsi qualche Km a piedi.
10 Agosto 14:30
Dopo esserci riposati in hotel
partiamo in pulmino per visitare il sito archeologico di
Sillustani.
Prima che gli Inca prendessero il sopravvento questa zona del Lago Titicaca era dominata dalla tribù dei Colla. Questo popolo seppelliva i suoi morti in torri funerarie chiamate chullpas, ancora oggi ben visibili in varie località di Puno ma le più suggestive sono sicuramente quelle di Sillustani dove la più alta raggiunge i 12 metri di altezza.
Sono di forma rotonda o quadrata e custodivano i resti dei nobili della tribù dei Colla, che venivano sepolti in gruppi familiari. L'unica apertura delle torri era un piccolo foro rivolto verso est, largo solo quanto bastava a una persona per entrare distesa, e veniva chiuso una volta avvenuta la sepoltura.Alcuni blocchi, come quello nell'immagine a sinistra, sono decorati, e il rilievo che si nota con maggior frequenza è quello raffigurante la lucertola.
Anche a questa visita guidata assegno un giudizio estremamente positivo, anche per la gentilezza della guida e dell'autista del furgone che si fermava ogni qualvolta qualcuno volesse fare delle fotografie. Torniamo in hotel al calar del sole.
11 Agosto 6:00
Nel giorno del compleanno di Bongo,
ci svegliamo presto, e dopo una piccola colazione, aspettiamo
davanti all'hotel il pulmino che ci accompagnerà al piccolo
molo del paese dove in barca cominceremo la visita guidata.
Sicuramente le Isole Galleggianti degli Uros sono la principale meta turistica della zona di Puno e purtroppo ne stanno subendo gli effetti di una eccessiva commercializzazione. Nonostante questo, non esiste nulla di simile al mondo.
Nico in torretta...
Oggi, queste isole sono popolate da alcune centinaia di persone, che si guadagnano da vivere con la pesca ma soprattutto col turismo. La vita degli Uros è strettamente legata alle canne, dette totora, che crescono in abbondanza nelle acque del Lago Titicaca. Le canne vengono raccolte e utilizzate per fare di tutto, dalle isole stesse ai modellini di barche da vendere ai turisti. Le isole sono formate da strati di canne i quali marciscono progressivamente sul fondo e in superficie vengono ricoperti continuamente con canne nuove per consolidarli; in questo modo si forma un terreno morbido ed elastico e bisogna fare attenzione a non camminare nei tratti marciti.
Sempre utilizzando le canne, strettamente legate in fasci, gli Uros costruiscono imbarcazioni a forma di canoa che usano come mezzo di trasporto per la pesca. Ognuna di queste imbarcazioni, può trasportare un'intera famiglia e può essere utilizzata per 6 mesi prima che comici a marcire.
Dopo aver visitato alcune isole galleggianti proseguiamo il tour a bordo della barca verso l' Isola di Taquile, che raggiungiamo dopo circa 2 ore e mezzo.
11 Agosto 12:00
Taquile è un'isola vera e propria,
non è un'isola galleggiante e rispetto alle isole degli Uros è
meno frequentata dai turisti. Sull'isola è anche possibile
pernottare.
Arrivati al piccolo molo dell'isola, per raggiungere il centro del paese, ci aspetta una bella camminata di qualche Km dove si incontrano pecore al pascolo, bambini che giocano e donne che tessono gli eleganti gilet che gli uomini indossano insieme al cappello, una camicia bianca di stoffa grezza e spessi pantaloni neri lunghi fino al polpaccio.Le donne invece, si vestono con gonne a più strati e con camicie decorate con delicati ricami.
L'isola è lunga 6-7 Km e ha diverse colline con terrazzamenti inca sulle pendici e piccole rovine sulla cima. E' possibile girare tra le rovine e godersi il panorama in completa sicurezza e tranquillità. Taquile è un posto molto tranquilllo.
Arrivati sulla cima della collina c'è il piccolo centro abitato con alcuni ristoranti, alcuni negozi e ovviamente una chiesa. Abbiamo anche trovato un negozietto che vendeva foglie di coca da masticare, prodotto di largo consumo in Perù, soprattutto alle altitudini più elevate. Oltre ad essere masticate vengono anche utilizzate per il matè nell'acqua bollente.
Ho notato che sull'isola non ci sono veicoli di nessun tipo,
nemmeno biciclette. Le imbarcazioni che portano i turisti a
Taquile appartengono agli abitanti dell'isola; questa forma di
controllo consente di tenere il turismo ad un livello
accettabile.L'isola offre paesaggi molto belli. Il terreno è
di un caldo colore rosso che con la forte luce degli altipiani
crea uno splendido contrasto con il blu dell'acqua; il quadro
si completa con lo sfondo della Cordillera Real Colombiana,
ricoperta di neve, che si vede all'estremità del lago.
Fantastico
Verso le 14:30 scendiamo dal versante opposto da dove siamo
saliti, dove al molo, ci aspetta la nostra barca per
riportarci a Puno in circa 3 ore.
Per quanto mi riguarda
non posso che dare un'altro giudizio estremamente positivo a
questa visita guidata, ben congegnata e con la guida
competente e disponibile.
12 Agosto 7:00
Ci svegliamo presto, nonostante che,
ieri sera abbiamo festeggiato il compleanno di Bongo al
ristorante.Cena offerta dal festeggiato!
Grazie Bongo!
Dopo aver, come sempre, trattato a lungo con un taxista ci accordiamo, per 40 Sol, sul trasporto a Chucuito e poi a Chimù con rientro a Puno intorno a mezzogiorno. Il villaggio di Chucuito, si trova a circa a 18 Km a est di Puno.
Nei pressi della chiesa di Santo Domingo si trova un sito molto affascinante che consiste in decine di enormi pietre falliche. Si sentono raccontare diverse storie su di esse ma in realtà credo che nessuno ne conosca realmente il significato.
Chucuito ha due belle chiese coloniali, dedicate a Santo Domingo e a La Asuncìon. Credo che l'orario di apertura di queste chiese sia assolutamente casuale.
Ci siamo imbattuti in una festa locale con tanto di "luna park" per bambini, dove l'ottovolante viene manovrato manualmente da un genitore, che con una leva posta al centro di esso fa funzionare la giostra permettendo ai cavallucci e ai dischi volanti di ruotare.
A est del paese c'è un allevamento di trote, che per pochi Sol, è possibile visitare. E' interessante e soprattutto si gode un magnifico panorama del Lago Titicaca.
Terminato il piccolo giro di Chucuito torniano a Puno.Ci fermeremo solamente per fare alcune foto a Chimù.
12 Agosto 11:00
Il piccolo paese di Chimù si trova
a circa 8 km da Puno. Per raggiungerlo bisogna percorrere la
strada a est che segue il profilo del lago.
Chimù è famosa per la lavorazione della totora e i suoi abitanti hanno stretti rapporti con gli Uros. Ovunque si vedono fasci di canne messi ad asciugare e imbarcazioni di canne nelle varie fasi di costruzione.
13 Agosto 16:00
Finalmente siamo a Cuzco. Dopo
essere partiti da Puno (35 Sol) verso le 10:00 , con 2 ore di
ritardo, a metà strada la corriera subisce un guasto
irreparabile e grazie ad un passaggio su di una corriera di
Ormeno (15 Sol), giungiamo a destinazione verso le 16:00.
Questa chiesa, spesso illuminata di notte, è visibile anche dal treno che torna da Machu Picchu, e vi assicuro che è uno spettacolo magnifico. Questo edificio vanta una stupenda facciata barocca, una delle più decorate di Cuzco. L'ingresso è gratuito e l'orario di apertura è molto irregolare.
La Cattedrale è la chiesa principale di Cuzco, ed è sicuramente il luogo più importante della città per quanto riguarda le opere d'arte del periodo coloniale. Accanto alla cattedrale ci sono due chiese. Sulla destra c'è la chiesa di El Triunfo, che viene solitamente utilizzata come ingresso all'intero complesso, mentre sulla sinistra c'è la chiesa di Jesus Maria.
La Merced è considerata la terza chiesa coloniale di Cuzco in ordine di importanza. Dopo esser stata distrutta dal terremoto del 1650 è stata ricostruita nel 1654. All'interno della chiesa, all'estremità del chiostro ci sono le tombe di due famosi conquistadores, Diego de Almagro e Gonzalo Pizarro. A sinistra, sul retro di un piccolo cortile, c'è l'ingresso al monastero e al museo. L'ingresso costa 1,50 $ ed è aperta dal lunedì al sabato dalle 9:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle 17:00.
Questa chiesa con annesso monastero risale ai secoli XVI e XVII ed è notevolmente più austera rispetto a molte altre chiese di Cuzcu, ma ha una grande collezione di dipinti religiosi dell'epoca coloniale. L'ingresso costa 1 $ ed è aperta dal lunedì al sabato dalle 14:00 alle 16:00.
La chiesa di San Blas, fatta di mattoni cotti al sole è relativamente piccola, ma il suo splendido pulpito intagliato è stato definito il migliore esempio di arte coloniale dell'intaglio delle Americhe.E' situata in un quartiere bellissimo, nella parte alta di Cuzco, a pochissimi metri dal nostro hotel.
La chiesa di Santo Domingo è famosa perchè qui sorgeva Coricancha, il principale tempio inca di Cuzco. La chiesa è stata distrutta due volte, dai terremoti del 1650 e del 1950. All'ingresso ci sono delle fotografie raffiguranti i danni provocati dal terremoto del 1950 ed è interessante confrontare le condizioni della chiesa con quelle dei muri inca che sono stati danneggiati in misura molto modesta. L'ingresso costa 0,50 $ ed è aperta dal lunedì al sabato dalle 8:00 alle 17:00.
19 Agosto 5:30
Ci svegliamo presto perchè alle 6:30
parte la corriera per Abancay (15 Sol). Ci dispiace molto
lasciare Cuzco perchè abbiamo trascorso 6 giorni fantastici in
uno dei paesi più belli che io abbia mai visitato.
15 Agosto 7:00
Alle 8:00 ritrovo in Piazza San Blas
dove aspettiamo Cesar, taxista con cui avevo preso accordi il
giorno precedente (90 Sol), per visitare parte della Valle
Sacra partendo da Chincero, e proseguendo per Ollantaytambo e
Pisac, attraverseremo Urubamba e Calca, dove non fermeremo per
lo scarso interesse che rappresentano, e sulla via del ritorno
visiteremo anche Tambo Machay, Puca Pucara e Qenko.
A differenza dei villaggi situati nella valle dell' Urubamba, che si trovano a un'altitudine relativamente modesta, questo villaggio sorge a più di 3700 m di altitudine. Oltre alle rovine inca è possibile visitare anche un villaggio indio delle Ande e una chiesa coloniale di campagna, il tutto con splendide vedute sulla vallata circostante.
Le rovine inca sono costituite da terrazzamenti. Allontanandosi dal paese, attraverso le terrazze sul lato destro della valle, si vedono vari sedili e scalini colpiti nella roccia.
La piazza principale del villaggio ha un massiccio muro inca con 10 enormi nicchie trapezoidali. La chiesa coloniale, appena sopra la piazza, è stata costruita su fondamenta inca, ben visibili, e viene ancora usata regolarmente.
Tutti i giorni ci sono venditori ambulanti anche se ci hanno spiegato che il giorno migliore per il mercato è la domenica. Eravamo praticamente soli e abbiamo goduto della sensazione di pace e tranquillità che regalano queste montagne immerse nel verde.
Verso le 9:30 riprendiamo il viaggio nella Valle Sacra percorrendo strade dotate di apposite piazzole di sosta, per ammirare panorami fantastici.
15 Agosto 10:00
Tra una sosta e l'altra, per
ammirare il paesaggio, giungiamo a Ollantaytambo, che segna la
fine della strada della Valle Sacra verso ovest.
Il sito è una fortezza massiccia ed è uno dei pochi luoghi in cui gli Spagnoli persero un'importante battaglia durante la conquista.
Le grandi e ripide terrazze poste a difesa della fortezza inca sono spettacolari. Ollantaytambo è la fortezza in cui Manco Capac si ritirò dopo la sconfitta di Sacsayhuamàn. Nel 1536, Hernando Pizarro giunse qui con 70 cavalleggeri e un gran numero di fanti, sia Spagnoli sia indigeni, nel tentativo di catturare Manco Inca ma le ripide terrazze erano facilmente difendibili e gli uomini di Pizzarro vennero bersagliati da una pioggia di frecce, lance, pietre e massi.
Gli Spagnoli non riuscirono a risalire le terrazze e vennero ulteriormente ostacolati quando il sovrano inca, con una mossa geniale, fece allargare la pianura sotto la fortezza tramite dei canali preparati precedentemente allo scopo. I cavalli degli Spagnoli ebbero grosse difficoltà a muoversi nell'acqua, e Pizarro decise di battere in ritirata.
Il successo di Manco Inca, ebbe però vita breve perchè poco dopo, alle forze spagnole di Cuzco, si unirono altri soldati di ritorno da una spedizione in Cile e Ollantaytambo venne nuovamente attaccata, questa volta con un corpo di cavalleria quattro volte più grande di quello del primo attacco. Manco Inca si ritirò nella sua roccaforte nella giungla a Vilcabamba e Ollantaytambo fu annessa all'impero spagnolo.
All'epoca della conquista, erano in costruzione delle splendide mura che non sono mai state ultimate. La pietra usata per queste costruzioni veniva estratta da una cava posta sul fianco della montagna,a 6 Km di distanza, in alto sopra la sponda opposta del Rio Urubamba. Il trasporto degli enormi blocchi di pietra dalla cava al sito era un'impresa notevole che richiedeva il lavoro di migliaia di indios. per attraversare il fiume, gli Incas adottarono una tecnica sorprendente: invece di trascinarli li lasciavano accanto al fiume, poi deviavano il corso dell'acqua facendola passare al di qua dei blocchi.
15 Agosto 12:00
Da Ollantaytambo giungiamo a Pisac
dopo circa un'ora di taxi. Ci sono due Pisac: quella moderna,
situata accanto al fiume, e, quella che interessa a noi, la
fortezza inca appollaiata in cima a uno sperone di roccia, 600
m più in alto.
Come negli altri siti visitati fino ad ora non incontriamo tanta gente quindi riusciamo a goderci la splendida camminata per giungere alle rovine dal parcheggio sottostante. Lo rovine si trovano in cima a un'altura delimitata da una gola su ciascun lato. Pisac è famosa per le terrazze che si estendono sulle pendici meridionali e orientali della collina descrivendo graziose e ampie linee curve. I vari livelli sono collegati da scalinate diagonali fatte con pietre da lastrico conficcate nei muri.
Sopra le terrazze ci sono dei sentieri tracciati lungo il dirupo difesi da massicce porte di pietra, ripidi gradini e, a un certo punto, da un tunnel scavato nella roccia. camminare lungo questi sentiri è stata un'esperienza molto emozionante: le vedute sono splendide.
Il principale centro religioso di Pisac, vicino alla cima delle terrazze, presenta camere e templi di ottima fattura. Questo sito, dotato di strutture difensive molto efficaci, domina non solo la sottostante valle dell' Urubamba, ma anche un passo che conduce nella giungla a nord-est.
Guardando dalla parte posteriore delle rovine, nella parete del dirupo, si vedono centinaia di buchi: sono le tombe inca depredate prima dell'arrivo degli archeologi. Abbiamo trascorso diverse ore in questo sito; sia per la bellezza che per l'estensione.
15 Agosto 16:00
Sulla via del ritorno ci fermiamo a
visitare queste piccole rovine situate nelle immediate
vicinanze di Cuzco.
Questa rovina si trova a circa 300 m dalla strada principale, consiste in una vasca cerimoniale in pietra decorata e per questo motivo è comunemente nota con il nome di "El Bano del Inca".
Dalla piccola torre per segnalazioni situata di fronte si vede Puca Pucara, il sito successivo. Noi lo raggiungiamo a piedi.
15 Agosto 16:15
Puca Pucara significa "forte rosso"
perchè in particolari condizioni di luce la roccia assume
un'intensa sfumatura rossa. E' la meno interessante delle
rovine ma in ogni caso occorre il Boleto turistico.
15 Agosto 16:30
Ormai siamo giunti al termine di
questa intensa giornata di visite ai siti della Valle Sacra.
Siamo esausti ed il sole è ormai calato ed insieme ad esso
anche la temperatura; però visto che siamo in strada ci
fermiamo.
Il nome di questa interessante e piccola rovina la si può anche scrivere Quenko ma in ogni caso significa Zig Zag. Questo luogo è costituito da una grande roccia calcarea interamente scolpita con incisioni simboliche nella quale sono tracciati i canali a zigzag cui deve il nome, che si ritiene servissero per il sacrificio rituale della chicha o , forse, per farvi scorrere il sangue.
Sotto il masso ci sono alcuni tunnel e una grotta con un altare scolpito nella roccia. Adesso siamo veramente stanchi e torniamo a Cuzco che dista ormai solo 4 Km.
16 Agosto 5:00
E' il gran giorno. Da quando siamo
in Perù non abbiamo fatto altro che pensare a Machu Picchu e
oggi finalmente la vedremo anche se non a basso costo visto
che, trasporti compresi, ci è costato 70 $, a testa,
ovviamente.
Alle 5:50 arriva il taxi dell'agenzia che ci accompagna in stazione dei treni. Alle 6,10 parte il treno che procede a zig zag per circa un'ora e questo è il momento migliore perchè nelle restanti 3 ore di viaggio rischiamo l'assideramento dal freddo e l'intossicazione causata dai gas di scarico della locomitiva. Verso le 10:00 siamo ad Aguas Calientes e lì, un pulmino, in circa mezzora ci porta finalmente all'entrata del sito. Purtroppo non è una bella giornata ma per noi è lo stesso fantastico.
Machu Picchu è al tempo stesso la più famosa e meno conosciuta delle rovine inca. Non è citata in nessuna delle cronache dei conquistatori spagnoli, e gli archeologi non possono fare altro che avanzare delle ipotesi sulla sua funzione. Nel luglio del 1911, lo storico americano Hiram Bingham, la scoprì quasi casualmente, infatti era alla ricerca della città perduta di Vilcabamba, e quando si imbattè in Machu Picchu credette di averla trovata.
Il sito scoperto nel 1911 era molto diverso da quello che si vede oggi. Tutti gli edifici erano ricoperti da spessi strati di vegetazione e l'equipe di Bingham dovette accontentarsi ti tracciare un'approssimativa mappa del luogo. Vi tornò nel 1912 e nel 1915 per liberare le costruzioni dalla vegetazione e scoprì anche alcune delle rovine dell Inca Trail. L'archeologo peruviano Luis E. Valcàrel fece ulteriori studi e lavori nel 1934. Anche una spedizione di archeologi peruviani e americani approfondì le ricerche nel 1940-41 ma nonostante questi e altri più recenti studi, su Machu Picchu si hanno soltanto notizie approssimative.
Sono state scoperte più di 50 tombe che contengono oltre cento resti umani, nell' 80% dei casi femminili. La prima teoria, ormai superata, parla di una città di donne elette per provvedere al fabbisogno degli Incas. Si ritiene che, ai tempi della conquista, Machu Picchu fosse già disabitata e dimenticata. Questo spiegherebbe come mai non viene mai citata dagli Spagnoli.
L'eccezionale qualità delle costruzioni e l'abbondanza di edifici ornamentali a scapito di quelli ad uso pratico indica chiaramente che Machu Picchu era un importante centro cerimoniale. Terminata la visita a questo straordinario luogo ci prepariamo ad effettuare il percorso inverso che ci ha permesso di salire fin quassù. La giornata termina, ammirando dal treno, Plaza de Armas e La Compania, che illuminate ci regalano le ultime emozioni di questa fantastica giornata.
17 Agosto 8:00
Dopo una abbondante colazione in
"pastelleria", con un taxi andiamo a Sacsayhuamàn, che
significa "falco soddisfatto". Questa enorme rovina è la più
suggestiva tra quelle nelle immediate vicinanze di Cuzco.
Torneremo poi in città a piedi, visto che l'antica strada è un
bel tragitto da seguire.
Sacsayhuamàn sembra un luogo enorme, ma quello che si vede oggi corrisponde soltanto al 20% circa della struttura originale. Poco dopo la conquista gli Spagnoli abbatterono molti muri e usarono i blocchi per costruire le loro case a Cuzco, ma hanno lasciato i massi originali più grandi, soprattutto quelli che formano una parte degli spalti principali. Uno dei blocchi rimasti pesa oltre 300 tonnellate.
Quando gli Incas progettarono Cuzco, vollero dare alla città la forma di un puma dove Sacsayhuamàn era la testa. Il sito è composto da tre diverse zone, di cui la più facilmente individuabile è quella dei muri a zigzag posti su tre livelli che vanno a formare le fortificazioni principali. Le 22 linee zigzaganti formano i denti del puma e sono un sistema difensivo di grande efficacia, poichè in questo modo chi attaccava si trovava sempre con un fianco esposto.
Di fronte c'è la collina chiamata Rodadero, con i suoi muri di contenimento, le sue strane roccie lucide e una serie di belle panche scolpite nella pietra dette " trono dell'Inca". Tra i bastioni a zigzag e la collina di Rodadero c'è una grande piazza pianeggiante, dove il 24 giugno di ogni anno si svolge la festa dell' Inti Raymi.
Le magnifiche mura a zigzag sono la principale attrazione del luogo, ma non sono le sole.
Presso questo forte fu combattuta una delle battaglie più aspre della conquista spagnola. Dopo 2 anni circa, dall'ingresso a Cuzco, di Pizzarro, il ribelle Manco Inca si rimpossessò si Sacsayhuamàn approfittando dello scarso numero di soldati spagnoli posti di guardia e la usò come base per porre sotto assedio i conquistatori asseragliati a Cuzco. Manco riuscì quasi a sconfiggere gli spagnoli che solo con un disperato attacco condotto da 50 cavalleggeri guidati da Juan Pizzarro riuscirono a riprendere il controllo di Sacsayhuamàn e mettere fine alla rivolta. Manco Inca sopravvisse e si ritirò nella fortezza di Ollantaytambo, ma la maggior parte dei suoi soldati persero la vita. Le migliaia di cadaveri sparsi in quel luogo attirarono grandi frotte di condor delle Ande; per questo motivo, nello stemma di Cuzco compaiono 8 condor.
18 Agosto 7:00
Ci svegliamo presto ma vale solo per
me e per il Bea visto che Bongo, da accordi della sera prima,
rimane a letto per meglio rilassarsi.
Cesar, il nostro taxista preferito, ci aspetta alle 8:00 in Plaza San Blas per accompagnarci nella visita della parte est della Valle Sacra (45 Sol) che dopo Tipòn comprende, Pikillacta e Rumicolca.
Questo sito si trova a circa 27 Km da Cuzco e la si raggiunge percorrendo la strada per Urcos fino al bivio per Tipòn dove 4 Km di strada sterrata ci porteranno sino in cima.
Questa località inca, poco conosciuta e situata all'inizio di una piccola vallata, consiste di alcuni splendidi terrazzamenti ed è degna di nota soprattutto per il bel sistema di irrigazione. Proseguiamo poi il nostro tour per Pikillacta.
18 Agosto 11:00
Pikillacta è una rovina preincaica
ed è l'unica della zona di Cuzco ad avere una certa
importanza. Si trova a circa 32 Km da Cuzco.
Venne costruita dai Wari intorno al 1100 d.C. e il suo nome significa "il luogo delle pulci". Si tratta di una grande città circondata da una cinta di mura difensive ed è composta da resti di edifici a due piani tutti con l'ingresso situato per scelta strategica al piano superiore. I muri sono molto più rozzi di quelli costruiti dagli Incas. Sono ancora visibili alcune tracce delle lastre di gesso bianco che ricoprivano i pavimenti e le pareti.
18 Agosto 12:00
E' un'enorme porta inca, eretta su
fondamenta Wari, la cui rozza struttura crea un forte
contrasto con i blocchi posti dagli Incas. Si trova sul lato
opposto della strada a 1 Km circa di distanza da Pikillacta.
Con Rumicolca terminiamo la visita alla Valle Sacra che
giudico tra i luoghi più belli e affascinananti che io abbia
mai visitato.
19 Agosto 5:30
Ci svegliamo ancora una volta molto
presto perchè alle 6:30 parte la corriera per Abancay (15
Sol). Arriviamo, dopo varie soste tra cui la foratura di una
gomma, verso le 12:30.
Questa sonnolenta città rurale è il capoluogo del dipartimento di Apurimac, uno dei meno esplorati delle Ande peruviane.
Nonostante il suo ruolo di capoluogo, Abancay ha un'aria abbandonata e dimenticata.
Nonostante la giornata sia cupa e priva di sole, passeggiamo per il centro del paese alla ricerca di pace e tranquillità, che non fatichiamo a trovare, infatti, in certi momenti abbiamo avuto quasi l'impressione di trovarci in una città fantasma.
Proseguiremo il nostro viaggio verso Ayacucho prendendo la
corriera (15 Sol) che domattina parte alle 6:10, e che
dovrebbe arrivare intorno a mezzogiorno ad Andahuaylas.
Questo
viaggio in corriera ci ha regalato emozioni uniche...
20 Agosto 12:30
Il viaggio, durato circa 6 ore, è
stato abbastanza duro, soprattutto causa le rigide temperature
che abbiamo incontrato, con la neve ai bordi della strada, ad
oltre 5000 m di altitudine.
Andahuaylas è la seconda città del dipartimento di Apurimac in
ordine di importanza e si trova all'incirca a metà strada tra
Cuzco e Ayacucho. Questo paese di 26.000 abitanti si trova in
una zona molto rurale tra le più povere del Perù.
Alle
19:00 prendiamo la corriera per Ayacucho (20 Sol).
21 Agosto 6:00
Anche il viaggio da Andahuaylas,
durato11 ore, ha presentato alcune difficoltà dovute al freddo
e al fatto che la strada essendo sterrata non ci ha permesso
di chiudere occhio.
Fondata nel 1539 dagli Spagnoli, Ayacucho è una città di 120.000 abitanti situata a 2731 m di altitudine ed è il capoluogo del dipartimento omonimo. Nonostante la sua ubicazione remota e le sue dimensioni contenute, è la città più interessante del Perù dopo Cuzco.
Plaza de Armas si chiama anche Plaza Mayor de Huamanga. Vale la pena di visitare La Cattedrale, del XVII secolo, che sorge nella piazza, per vedere la facciata e il suo interno riccamente decorato, per la maggior parte in stile barocco spagnolo.
La città di Ayacucho si vanta di avere 33 chiese, una per ogni anno di vita di Cristo, ma in realtà sono molte di più. Gli orari di apertura sono alquanto irregolari.
Ayacucho, come le altre regioni delle Ande centrali, è una delle zone meno visitate del Perù. Il suo primo collegamento stradale con la costa peruviana venne ultimato nel 1924, e nel 1960 in città circolavano soltanto due autobus e qualche decina di auto. Secondo le statistiche del dipartimento, nel 1981 c'erano solo 44 Km di strade asfaltate, solo il 7% della popolazione aveva l'acqua corrente in casa e soltanto il 14% aveva l'elettricità.
Ayacucho, ha quindi mantenuto la sua atmosfera coloniale in misura maggiore rispetto a gran parte delle città peruviane e ha ancora molti edifici antichi. La presenza dei giovani lustrascarpe invece, sono una simpatica costante di tutte le città.
Prenotiamo, da Ormeno, la corriera (25 Sol) per Lima del 23 agosto con partenza la mattina alle 7:30.
22 Agosto 8:00
Ci svegliamo comodamente verso le
8:00 e dopo colazione ci accordiamo con un taxista (40 Sol)
per andare a visitare le Rovine Wari e Quinua.
Cinquecento anni prima degli Inca, gli altipiani andini erano sotto la dominazione dei Wari.
Queste rovine, sparse tra bizzarre foreste di opunzie, si trovano a 22 km nord-est da Ayacucho in cima ad una collina e salendovi si possono ammirare bei panorami.
Terminata la breve visita a questo sito, da apprezzare più per la pace e la tranquillità che per le rovine stesse, proseguiamo il nostro piccolo tour in direzione Quinua.
22 Agosto 11:00
Quinua, posta a 3300 m di quota e a
circa 20 Km da Ayacucho, svolse un importante ruolo nella
lotta per l'indipendenza del Perù.
L'obelisco bianco è un importante monumento alto 40 m ed è scolpito con scene che commemorano la battaglia di Ayacucho, combattuta il 9 dicembre 1824. Vi si può salire, per ammirare il fantastico panorama che offre la vallata tutt'intorno.
Tutta questa zona fa parte del Santuario Històrico Pampas de Ayacucho, una zona protetta che si estende per 300 ettari.
Quinua è anche un famoso centro dell'artigianato e le chiese in miniatura sono tipiche di questi luoghi e durante il tragitto, dal villaggio al luogo della battaglia dove si trova l'obelisco, è possibile notarle sui tetti di tegole rosse. E' possibile acquistarle, insieme ad altri oggetti, presso i negozi del villaggio.
23 Agosto 18:00
Arriviamo a Lima dopo circa 10 ore
di viaggio, bello e rilassante. In taxi andiamo subito a
Miraflores a cercare un hotel per trascorrere gli ultimi 2
giorni di vacanza.
Avevamo già visitato il centro della città all'inizio del nostro viaggio quindi trascorreremo il tempo restante, a passeggio tra parchi e negozi.
Siamo sul Mirador de Miraflores, vicino al Parque del Amor nel quartiere Miraflores, dove alloggiamo.
Miraflores, 8 Km a sud del centro, vanta parecchie spiagge ed anche i migliori ristoranti e locali notturni di Lima.
E' l'ultima sera a Lima e ne approfittiamo per berci una birra e brindare ad un fantastico viaggio in un paese dalle immense bellezze naturali. Nico, Bongo e Bea
Clima
Durante il periodo della nostra permanenza in Perù, nel mese di agosto, è piovuto un solo pomeriggio per alcuni minuti. La temperatura difficilmente raggiungeva i 20 C° all'ombra durante il giorno, mentre la notte e la mattina si scendeva solitamente sotto i 10 C°. Ritengo quindi di poter consigliare Agosto come un buon periodo per visitare il Perù.
Sicurezza
In Perù non ci siamo mai sentiti in pericolo. I peruviani sono persone accoglienti. L'unica nota negativa riguarda i racconti di tutti coloro che abbiamo conosciuto durante il viaggio.Ad ognuno di loro è stato rubato qualcosa. Scarpe in albergo, macchina fotografica in corriera, lo zainetto al ristorante e così via. Forse noi siamo stati fortunati o semplicemente più prudenti.
Recapiti
Ambasciata d'Italia in Perù
Avenida Gregorio Escobedo 298,
Jesus Maria LIMA Tel : 0051-463-5317
Ristoranti
• Fazzoli's - Zona Miraflores - Lima - Buono
•
Don Manuel - Comercio, 179 - Pisco - Molto Buono
•
Jambory II - Bolognesi, 226 - Nazca - Molto Buono
• El
Caporal - Calle Vejo - Arequipa - Ottimo
• Apu
Salkantay - Lima, 425 - Punp - Molto Buono
• La
Hosteria - Lima, 529 - Puno - Molto Buono
• La Casona
- Lima, 517 - Puno - Molto Buono
• El Molino -
Plasteros - Cuzco - Molto Buono
• Rico Rico's -
Irenas. 173 - Abancay - Buono
• 4 en 1 - Callao -
Ayacucho - Sufficente
• Los Alamos - Cuzco - Ayacucho
- Buono
• Curich - Bolognesi - Lima - Buono
Hotel
• Senora Jordan - POrta, 724 - Lima - 45$ - Sufficente
•
San Jorge - Comercio, 187 - Pisco - 70 Sol - Buono
•
Suite Hostal - Pisco - 70 Sol - Buono
• Hostal El
Pajonal - Nazca - 36 Sol - Buono
• Hostal Baviera -
Arequipa - 60 Sol - Buono
• Hostal Tumi - Cajamarca,
243 - Puno - 45 Sol - Buono
• Hostal Casa Hospedaje-
Cuzco - 45 Sol - Buono
• Hostal Arenas - Abankay - 30
Sol - Buono
• Hostal Central - Arequipa, 188 -
Ayacucho - 55 Sol - Buono
• Hotel Carmelo - Lima - 45$
- Ottimo
• N.B: I prezzi sono relativi a camere triple
Vaccinazioni
Vaccinazioni obbligatorie non ce ne sono.
Le più
importanti guide consigliano, previo parere medico le seguenti
vaccinazioni: Febbre Giallia, Colera, Tifo, Epatite A,
Difterite e Tetano.
Farmaci
Il mio consiglio è di avere sempre con se alcuni medicinali di
facile utilizzo ma di difficile reperimento in certe nazioni
• Aspirina, Tachipirina - Febbre
• Antistaminici
- Raffreddori e Allergie
• Antibiotici (meglio
portarsi anche la ricetta medica)
• Antibiorici
intestinali
• Cerotti e Disinfettanti
•
Forbici, pinzette e termometro (non al mercurio)
•
Amuchina