Marocco 2008
Viaggio che ho effettuato nel marzo del 2008 come coordinatore di Avventure nel Mondo.
Rabat, porta almohade di Bab Oudaia, costruita nel 1195.
Rabat, Kasbah des Oudaias, occupa la parte più antica della città, il luogo in cui in origine sorgeva il ribat, e domina il fiume e l'oceano dalla sua posizione in cima alla rupe.
La kasbah è in gran parte zona residenziale, e le strette vie sono fiancheggiate da case imbiancate a calce, quasi tutte costruite da musulmani rifugiatisi qui dalla Spagna.
È un luogo tranquillo e pittoresco e non occorre farsi accompagnare da una guida.
Ingresso al Mausoleo di Mohammed V.
Mausoleo di Mohammed V, costruito in marmo nel tradizionale stile marocchino. Il padre (Hassan II) e il nonno dell\'attuale re riposano qui, circondati da elaborati mosaici a Zellij che coprono interamente le pareti.
Torreggiante sull'Oued Bou Regreg si staglia il monumento più celebre di Rabat, Le Tour Hassan. Fu il sultano almohade Yacoub al-Mansour ad avviare, nel 1195, i lavori di costruzione di questo gigantesco minareto. Tuttavia il sultano non potè portare a termine il suo grandioso progetto, perchè morì quattro anni dopo.
Meknès è la terza città imperiale del Marocco.
Il punto
focale di Place el-Hedim è l'imponente porta di Bab
el-Mansour, la più grande di tutte le porte imperiali del
Marocco.
Situati quasi a 2 Km a sud-est del mausoleo, gli immensi granai e le scuderie di Moulay Ismail, Heri es-Souani, furono progettati in modo magistrale.
Pochi passi a nord dei granai si estende il Bacino di Agdal, un enorme specchio d'acqua fiancheggiato da pietre e alimentato da un complesso sistema di canali, che serviva come riserva d'acqua per irrigare i giardini reali, sia come luogo di ricreazione del sultano.
Moulay Idriss prende il nome dal santo più venerato del Marocco, pronipote del profeta Maometto e fondatore della prima dinastia reale del paese.
Moulay Idriss è un autentico labirinto di viuzze e vicoli ciechi, ma non è difficile trovare i punti più interessanti.
Questo è l'unico minareto cilindrico del Marocco.
Veduta dall'alto della città.
Volubilis, situata a circa 4,5km da Moulay Idriss.
Le rovine dell'antica città romana di Volubilis sorgono in mezzo a una fertile pianura situata circa 33 km a nord di Meknès. I resti più interessanti sono i magnifici mosaici, che potrete ammirare ancora in situ.
E' il sito archeologico meglio conservato di tutto il Marocco e nel 1997 è stato dichiarato dall'UNESCO Patrimonio dell'Umanità.
Fès è la più antica delle città imperiali, è il cuore pulsante del paese.
Fondata poco dopo l'invasione araba dell'Africa settentrionale
e della Spagna,Fès diventò ben presto il centro religioso e
culturale della città.
Palazzo reale (Dar el-Makhzen)
Le concerie di Fès sono una delle realtà più emblematiche della città.
Non vi sarà permesso di aggirarvi tra le grandi vasche di tintura, ma ci sono molti punti di osservazione...vedi il negozio da cui ho scattato questa foto.
Entrando a Ifrane, dove la pianura inizia a cedere il passo ai rilievi del Medio Atlante, stenterete a credere di trovarvi ancora in Marocco.
Ifrane fu costruita negli anni '30 dai francesi, che vollero deliberatamente ricreare la stessa atmosfera di un centro di villeggiatura alpino, con graziose casette dai tetti rossi, aiuole fiorite e parchi pieni di laghetti.
Midelt non è un posto particolarmente interesssante, ma ha la
fortuna di trovarsi proprio al centro del Marocco.
È una
sorta di terra di nessuno che separa il nord e il sud del
paese, situata fra il Medio e l'Alto Atlante.
Alcuni ragazzi ci hanno accompagnato nella kasbah di Midelt.
Il fiume Ziz porta la vita in questa landa desolata scavando una valle che si estende a sud oltre Merzouga.
In questa kasbah, sulla strada per Merzouga, sono state girate alcune scene del film Marrakech Express.
La leggenda vuole che le dune dell'Erg Chebbi siano la punizione di Allah che seppellì una ricca famiglia locale con una tempesta di sabbia, perchè aveva rifiutato l'ospitalità a una povera donna e a suo figlio.
Questo è stato il nostro accampamento, a circa 2 ore di dromedario da Merzouga.
L'Erg Chebbi è l'unico vero ERG sahariano, una catena imponente e mobile di dune di sabbia che può raggiungere i 160m e che sembra fuggita da un campo di dune molto più grande oltre il vicino confine algerino.
A soli 15 Km da Tinerhir, in fondo ad una valle disseminata di
palmeti e villaggi berberi, si trova la bella Gola del Todra,
dalla quale fuoriesce un fiume dalle acque cristalline.
La
gola è una profonda fenditura nell'altopiano che divide l'Alto
Atlante dal Jebel Sarhro e nel suo punto più stretto raggiunge
i 300 m di altezza.
Il momento migliore per visitare la gola è al mattino, quando il sole fa capolino dal fondo del canyon illuminando le rocce con tonalità che vanno dal rosa all'ocra intenso.
La Kasbah di Taourirt è l\'unica vera attrazione turistica di
Ouarzazate.
Durante gli anni '30 ospitava numerosi membri
della dinastia, insieme a centinaia di servi ed operai.
La Kasbah di Taourirt è la più grande kasbah glaoui della zona
Il palazzo glaoui è costituito da cortili, appartamenti, sale per udienze e altri ambienti simili.
Ait Benhaddou, a 32 km da Ouarzazate, è una delle kasbah più esotiche e meglio conservate di tutta la regione dell\'Atlante.
Sono state spese ingenti somme per trasformarla in set per numerosi film, tra cui Lawrence d\'Arabia (1962), Gesù di Nazareth (1977), e più recentemente, Il Gladiatore (2000).
Ait Benhaddou si pensa sia stata fondata dagli Almoravidi (XI secolo) per controllare la via carovaniera da Telouet a Ouarzazate, ora è sotto tutela dell'UNESCO.
Capitale del sud ed epicentro del turismo marochino,Marrakech è una città in rapida trasformazione. Un tempo meta delle carovane di cammelli provenienti dal sud, la sua oasi era il luogo più bello che molti mercanti avessero mai visto. oggi Marrakech è ancora esotica, ma non è più la città remota, polverosa e scalcinata degli anni '70 e '80.
Qualcosa della vecchia Marrakech è sopravvissuto, la Djemaa el-Fna con la sua zona circostante è tuttora il cuore pulsante della città, il più grande souq del sud del paese, che ha l'andamento di una marea, con flussi e riflussi, e conserva ancora parte di quell'atmosfera di transitorietà che probabilmente aleggiava sui primi accampamenti nomadi.
Il Palais el-Badi di Marrakech è il più famoso dei palazzi cittadini. Ormai diroccato, edificato per volontà di Ahmed al-Mansour tra il 1578 e il 1602, all'epoca era considerato uno dei più belli del mondo, tanto da essere conosciuto come "l'incoparabile".
Cuore pulsante di Marrakech è la Djemaa el-Fna, una immensa piazza situata nella medina che fa da cornice a uno spettacolo di rara bellezza.
Giocolieri, cantastorie, incantatori di serpenti, musicisti, qualche saltimbanco e alcuni tipi stravaganti occupano il resto della piazza, circondati da una calca di spettatori che osservano ed ascoltano rapiti, oppure scoppiano a ridere prima di concentrare lo sguardo sulla scena successiva.
La Place, come viene chiamata qui, è lo scenario di una miriade di attività, un luogo magico che all'inizio può sopraffare il visitatore, ma che in seguito lo indurrà a tornare più e più volte.
Sebbene la piazza sia molto vivace a qualunque ora del giorno, l'animazione raggiunge il culmine al tramonto, quando si apre il sipario su file e file di chioschi che praparano il cibo all'aperto.
Sebbene sia stata sottoposta a un lungo e faticoso lavoro di restauro, la Medersa di Ali Ben Youssef rimane un luogo di pace e meditazione con splendidi esempi di decorazioni a stucco.
L'atteggiamento disteso delle persone, le ottime strutture alberghiere, le tonificanti brezze marine e i bastioni da cartolina fanno di Essaouira una delle destinazioni preferite dei viaggiatori.
È il genere di località dove viene spontaneo respirare a pieni polmoni e rilassarsi abbastanza da scuotersi di dosso il consueto senso di circospezione per immergersi nella sua piacevole atmosfera.
Essaouira sta diventando sempre più elegante: un'incantevole cittadina portuale del XVIII secolo con una medina residenziale ma ancora autentica, un ambiente tranquillo e artistico e una reputazione sempre più consolidata di migliore località di villeggiatura del Marocco.
Le fortificazioni che si possono vedere oggi a Essaouira risalgono al XVIII secolo, ma la città vanta una storia molto più lunga e importante, come porto sicuro, ricco centro di commerci e luogo di ritrovo per hippie.
Molti artisti, musicisti, artigiani e registi sono stati soggiogati dal fascino di questa città con mura fortificate, torrette e colonnati che nascondono un dedalo di viuzze fiancheggiate da case imbiancate, laboratori, gallerie d'arte e riad ristrutturati con sistemazioni di lusso a prezzi accessibili quasi a chiunque.
La vera forza della città, tuttavia, risiede nel non essersi lasciata travolgere completamente dal mercato turistico. Il porto rimane un brulichio di attività, con i pescatori e i costruttori di imbarcazioni che continuano a vivere come hanno fatto per secoli.
Quasi tutte le informazioni sono state prese dalla guida EDT
Lonely Planet Marocco.
Un ringraziamento speciale va ad
Avventure nel Mondo che mi ha permesso di affrontare questo
viaggio nel migliore dei modi.